A caccia di talenti: i segreti degli head-hunter

Le aziende adottano modalità diverse di recruiting sulla base della tipologia di risorse che stanno cercando: oggi infatti si ricorre sempre più spesso agli head hunter, soprattutto per la ricerca di alti profili. Ma non solo: i loro servizi sono sempre più richiesti anche per i professional e il middle management. Grandi professionisti alla ricerca di talenti: ma come funziona il loro lavoro? E come farsi notare?

Identikit

Li chiamano “cacciatori di teste”. Un nome che può metter paura, ma che in realtà sta a indicare i consulenti di selezione che utilizzano una metodologia nata nel mondo anglosassone nei primi anni Settanta, appunto l’head hunting. Inizialmente tale metodo di selezione era orientata esclusivamente a delle figure di alto profilo, essenzialmente legate all’area executive delle società più importanti. In sostanza, la caratteristica principale dei cacciatori di teste era il rivolgersi a una certa fascia di professionisti di cui si andava alla ricerca all’interno di un certo contesto aziendale. Per circa vent’anni i cacciatori di teste si sono infatti concentrati sull’alta dirigenza. A partire dall’inizio degli anni Novanta, lo spostamento verso figure più basse dell’head hunting, iniziando a fare ricerca anche su figure intermedie, dai primi livelli, ai quadri, alla prima dirigenza. Un riposizionamento che però non ha intaccato l’efficacia indiscussa della metodologia: la caccia dà ottimi risultati anche sulle figure professional e middle management.

Come lavora un head hunter

In sintesi, l’head hunter è un mediatore tra domanda e offerta di lavoro. Infatti, per il cliente bisogna trovare e convincere il miglior talento disponibile sul mercato. Dall’altro lato, deve mostrarsi affidabile nei confronti del candidato e offrire un’opportunità particolarmente significativa, come un’ambiente stimolante o favorevole alla propria carriera. La sua figura offre dunque una consulenza in cui si evidenziano importanti problemi strategici nelle risorse umane.

Il primo passo consiste nell’individuare delle funzioni precise all’interno di una struttura. Viene innanzitutto creato un dettagliato profilo della persona richiesta, in modo da avere ben chiaro l’obiettivo. In seguito viene stilata la cosiddetta target list, dove verranno indicate le aziende concorrenti o affini che hanno al loro interno la figura che si sta ricercando. Un momento molto delicato è la fase di contatto: bisogna far sì che il candidato colga tutte le opportunità che la proposta professionale porta con sè, mantenendo sempre una certa discrezione. Le informazioni devono essere precise e accurate: eticità e trasparenza sono indispensabili per un bravo cacciatore.

Un’alternativa è invece il nostro servizio “digital talent”. Ne vogliamo parlare?

Leave a Reply