Congratulazioni! Siete stati assunti! Ma, anche se nulla è più entusiasmante di accettare un nuovo ruolo in una nuova azienda, avrete poi sicuramente delle sorprese e vivrete molti alti e bassi, nel mentre che vi abituerete al nuovo lavoro e costruirete la vostra carriera. Sono oltre trenta anni che lavoro (per gli altri ed ora per me stesso) e quindi mi sento in grado di fornirvi alcuni consigli per destreggiarvi nei primi mesi.
Un nuovo lavoro significa un nuovo inizio. Vi ricordate quando siete andati all’università per la prima volta, e avete dovuto ridefinire voi stessi e il modo in cui le persone vi vedevano? Questa è proprio un’altra simile opportunità per portare alla luce una nuova dimensione di voi. Cercate sempre di sfoderare il meglio di voi stessi. E ricordate: questo lavoro non riguarda solo voi. Vi state unendo a un’azienda che si aspetta che diventiate parte di un team. Fare del vostro meglio significa anche lavorare bene con gli altri.
A tale scopo, assorbite tutto e ascoltate. Nei primi giorni, dovete essere degli abili osservatori, proprio come degli antropologi che studiano una nuova cultura. Ogni azienda ha i propri rituali e metodi nel fare le cose. Osservate il ritmo e prendete nota dei processi importanti. Per esempio, la chiusura del trimestre è sempre un periodo pieno d’impegni per il management, il reparto vendite e per quello finanziario e forse non è il momento migliore per presentare una nuova idea a lungo termine.
Anche se vi sforzate di adattarvi e adeguarvi ai bisogni dell’azienda, ricordate che non dovete rinunciare alla vostra identità. All’inizio, cercate un modo per esprimere la vostra individualità. Magari è il modo in cui vi preparate per i resoconti o i meeting, o ciò che usate per abbellire la vostra scrivania, o il modo in cui ponete le domande. Ricordatevi che l’azienda ha assunto voi, perché le vostre esperienze precedenti, le vostre competenze e la vostra personalità soddisfacevano un bisogno dell’azienda: sarebbe un vero peccato soffocare quegli aspetti che vi rendono unici, una volta che avete la vostra carta d’identità.
Fate delle buone domande. Anzi, fate qualsiasi domanda. Non imparerete mai a fare qualcosa finché non chiederete come si fa o cosa ci si aspetta da voi. Nei primi giorni di un progetto, è spesso ricapitolare quali sono gli aspetti di un incarico e domandare al leader del progetto se avete capito bene.
Ma badate bene che, solo per un periodo limitato di tempo, potrete addurre la scusa che siete nuovi. Datevi due-tre mesi per essere i nuovi arrivati e tre-sei mesi per prendere il ritmo. Questo non significa che dobbiate smettere di fare domande; però, a un certo punto, dovete dimostrare di avere afferrato le basi.
Fate fare bella figura al vostro capo e al vostro team. Anche se potreste non avere scelto le persone con cui lavorate, il vostro lavoro è di riportare un successo, e nessuno può farlo da solo. Spesso sento dire: “ma il capo (o il collega) si è preso la mia idea e non mi ha dato il merito”. Sarebbe saggio non rimuginare su queste cose. Nella maggior parte dei team ben funzionanti, con il tempo diventa chiaro chi sono i bravi collaboratori e cosa separa le star dai follower. Se vi sembra che il vostro contributo non stia ricevendo il giusto riconoscimento, trovate il tempo di incontrarvi regolarmente con il vostro capo per riassumere cosa avete fatto e ottenere un feedback sulla vostra performance.
E parlando di team: non fatevi distrarre dalle “cornacchie” dell’ufficio. Sono quelli che amano condividere storie di “grigia miseria e sofferenza”. Dovete lavorare con loro, ma non dovete essere come loro. Rimuginare sulle cose negative vi renderà solo infelici e non porterà nulla alla vostra reputazione. Cercate piuttosto di trovare chi pensa positivo.
Siate sicuri di voi stessi. Ogni volta che ne avete bisogno, ricordate a voi stessi che, se siete stati assunti, è per una buona ragione. Credo che sia utile entrare in un nuovo ruolo portando con se una versione sintetica della propria storia: cosa fate, quali sono le vostre esperienze precedenti e su cosa vi piace lavorare. Non parlate però continuamente del modo in cui si facevano le cose nella vostra vecchia azienda, altrimenti i vostri colleghi inizieranno a chiedersi perché ve ne siete andati. Concentratevi sul vostro ruolo attuale e su cosa vi piace di questo.
Accettate incarichi impegnativi (“life begins at the end of your comfort zone”, cit.), specialmente quelli che nessun altro vede o vuole. È così che s’impara, si cresce e ci si distingue. Nei primi giorni, è importante che mostriate esempi di ciò che siete in grado di fare. Quando nessuno si offre volontario, alzate la mano. E soprattutto, divertitevi! Senza dubbio, trascorrerete molte ore al lavoro ogni giorno. Perciò, trovate gioia nel vostro lavoro!
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