Amici del canale, secondo l’opinione di molti viviamo in uno dei periodi di cambiamento tecnologico più elettrizzanti della storia recente, pari, se non addirittura superiore, all’innovazione rappresentata dall’avvento di internet. Non solo le tecnologie evolvono rapidamente, ma una generazione di futuri lavoratori cresciuti fin da ragazzi con la tecnologia inizia ad affacciarsi al mondo delle imprese, e, molto probabilmente, i consumatori e i dipendenti delle aziende sono oggigiorno a loro volta individui piuttosto esperti di tecnologia. Le tecnologie emergenti diventano d’uso comune nel giro di pochi anni, e in alcuni casi cadono nell’oblio altrettanto rapidamente. Può quindi sembrare eccessivo che un leader IT decida di creare un’organizzazione capace di far proprie e implementare tecnologie in continua evoluzione, e si potrebbe essere tentati di ignorare l’evoluzione (o comunque di lasciarla un po’ scorrere) piuttosto che di cercare di tenerne continuamente il passo. Ma, come dice il noto proverbio, chi si ferma… è perduto! Per questo mi permetto di suggerirvi tre modi che potrebbero permettere a voi e alla vostra organizzazione di affrontare il futuro in modo forse più adeguato.
1)Adottare la cultura dell’innovazione
Il primo segreto per prepararsi ai futuri progressi tecnologici è quello di lasciare spazio all’innovazione e alla sperimentazione nella vostra organizzazione. Non è possibile stare al passo con le nuove tecnologie se si ignora o si relega l’innovazione a spazi insignificanti, spinti da una cultura organizzativa troppo statica. Per abbracciare veramente la cultura dell’l’innovazione, è necessario essere disposti ad assumersi dei rischi, mettendo in preventivo anche possibili fallimenti. Senza questi due ingredienti, il nuovo, non solo tecnologicamente parlando, diventa un ostacolo al successo. La mancanza di innovazione spesso porta a concentrarsi sugli aspetti meramente “operativi” e a celebrare oggi le soluzioni ai problemi di ieri. Ad esempio, se i vostri collaboratori si vantano delle migliaia di messaggi ancora da leggere stipati nella loro casella di posta, o di come abbiano trascorso un intero mese a risolvere problemi hardware o software oppure a parlare delle ore passate in riunioni di vario tipo, siamo di fronte a uno scenario che con l’innovazione ha probabilmente poco a che vedere. Il cambiamento culturale deve però iniziare al vertice dell’organizzazione, quindi, piuttosto che celebrare questi comportamenti un po’ antichi, date invece spazio a chi è in cerca di soluzioni innovative, non a coloro che, mese dopo mese, sono sempre vittime degli stessi problemi.
2)Attivare un radar sul futuro
Con il progredire della tecnologia, può essere difficile rimanere sempre al corrente di ciò che accade là fuori, e peraltro anche di ciò che accade all’interno della propria organizzazione. Ora che le tecnologie consumer guidano molti settori, è più facile vedere le nuove tendenze tecnologiche nei media, anche se spesso sono implementate in maniera diversa da quanto avverrebbe nel mondo delle imprese. Come minimo, potete però fare del “pensiero lungimirante” un elemento ricorrente nelle riunioni con i dirigenti e i collaboratori. Ogni trimestre dedicate qualche ora a pensare al futuro, sia che si tratti di nuove tecnologie o di tendenze di mercato che potrebbero influenzare il vostro settore. Analisti esterni, autori e consulenti (tra cui chi vi scrive) non vedono l’ora di poter parlare di queste tendenze con le aziende, e spesso sono disposti a farlo anche se il budget a disposizione è poco o nullo. Se non altro, costringendo voi stessi e chi lavora con voi a prendere regolarmente in considerazione il futuro favorirete l’instaurazione di un cambiamento culturale aperto all’innovazione, e i vostri collaboratori inizieranno a pensare al futuro, al modo in cui influirà su di loro e sull’organizzazione nella quale sono inseriti.
3) Costruire progetti formali d’innovazione
Sebbene l’avvicinamento a una cultura dell’innovazione costituisca un grande passo in avanti, per preparare la vostra organizzazione ad affrontare il futuro non è sufficiente provare a implementare le nuove tecnologie. Anche in tempi di scarse risorse economiche, consentire ai dipendenti di investire del tempo per esplorare e sperimentare nuove tecnologie può avere ripercussioni favorevoli. Potreste quindi creare un sistema che consenta ai lavoratori dipendenti e ai colleghi esterni di suggerire programmi pilota per risolvere specifici problemi organizzativi con le nuove tecnologie, e finanziare (talvolta anche in modo modesto) i programmi migliori.
Sfruttate i vostri partner, siano essi colleghi non IT che stanno cercando di venire a capo dei rapidi cambiamenti tecnologici che finanzieranno una parte della sperimentazione, o un consulente di fiducia che abbia una dimostrata abilità nel favorire l’innovazione. Decine di organizzazioni hanno laboratori di innovazione e “grandi pensatori” che possono aiutarvi a creare programmi pilota e, successivamente, progetti di successo.
In conclusione
Tutti noi abbiamo visto interi modelli industriali e commerciali sbriciolarsi a grande velocità, ed è probabile che questo trend continui. Un leader (e quindi anche un leader IT) non può limitarsi a occuparsi dell’oggi: la capacità di osservare le tendenze, di capirle e di reagire è fondamentale per il successo. Se in un primo momento fare i conti con l’innovazione può sembrare una sfida scoraggiante, dall’altra è una delle volte in cui abbiamo la possibilità di definire e attuare il futuro del nostro settore.
Vi ho dato qui solo alcuni spunti. Avete altre idee al riguardo? Simili o diverse? Se è così, vi do il benvenuto sul mio blog (https://www.primobonacina.com/). E, da lì, ci potremo anche incontrare o parlare di persona.
Primo Bonacina: mi occupo d’informatica dal 1984. Ho lavorato con ruoli di responsabilità per molte aziende, spesso multinazionali. Tra le più note: 3Com, Tech Data, Magirus (ora Avnet), Microsoft, Acer. Nel 2014 ho creato un’azienda di consulenza operativa, commerciale e manageriale (PBS – Primo Bonacina Services) che si occupa di favorire il business delle aziende IT.