Siamo esperti nel supportare le aziende a gestire ed operare con successo la loro presenza sui social media. I nostri clienti ce lo stanno testimoniando. Ne vogliamo parlare?
Oggi ti vogliamo parlare di App di Messaggistica in Italia: Oggi vi propongo una riflessione, a partire dai dati Audiweb powered by Nielsen, sull’uso delle applicazioni per la messaggistica istantanea nel corso del 2018, confrontati con le statistiche del 2017.
WhatsApp è usata da circa 32 milioni di italiani per 14 ore al mese
La chat più utilizzata dagli italiani è di gran lunga WhatsApp. La notizia non vi sorprenderà, ma ciò che impressiona è il numero degli utilizzatori e il tempo di utilizzo. A fine dicembre l’audience era di 31 milioni e 700 mila persone (+22% rispetto a dicembre dell’anno precedente). L’utilizzo medio per persona è di 14 ore in un mese, circa lo stesso tempo trascorso su Facebook.
Se pensiamo che l’app è molto più immediata e alla portata anche di coloro che non hanno una grande propensione tecnologica, non mi stupirebbe se tra qualche mese dovesse superare il bacino di utilizzatori del social più grande del mondo.
Facebook Messenger usata solo per un’ora al mese
Al secondo posto troviamo Facebook Messenger con poco più di 23 milioni di utenti mensili (+28% sull’anno), ma con un tempo d’uso medio di un’ora e 15 minuti. Nonostante gli sforzi di differenziazione che Zuckerberg sta cercando di operare, l’impressione è che questa chat venga usata dagli utenti Facebook solo quando sia strettamente necessario a comunicare con pagine di brand (per esempio per assistenza o informazioni) e altri utenti della piattaforma, mentre per la quotidianità le persone siano più propense a far affidamento su WhatsApp.
Telegram conquista 9 milioni di italiani
Al terzo posto, a grande distanza, si piazza Telegram che attrae 9 milioni di italiani e fa registrare un balzo, rispetto al 2017, del 30%. Notevole il tempo di utilizzo che è di 3 ore e 24 minuti.
La creatura del russo Pavel Durov ha successo perché ha puntato molto sia sui suoi sistemi di protezione delle comunicazioni, che sulla diffusione libera e incontrollata dei contenuti (molta parte dell’utilizzo si concentra sulla condivisione di film, software e musica pirata).
Skype e Viber in caduta libera. Cresce WeChat.
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